La Sindrome di Procuste
Artemisia Teater presenta la commedia
“LA SINDROME DI PROCUSTE”
2 atti comici di Antonio Guidetti
con Antonio Guidetti, Marzia Melloni e Maurizio Bondavalli
Se eccelli ti taglierò le gambe, se dimostri di essere migliore di me ti mozzerò la testa“
La sindrome di Procuste prende in prestito il suo nome da una storia greca.
Procuste era un oste che riceveva in casa sua i viaggiatori e tagliava loro gli arti superiori o inferiori se sporgevano dal letto. Questo ci dà già un’idea di quale sia il centro del discorso: ciò che spicca, che attira l’attenzione, che piace, che ha successo…infastidisce.
Gran brutta cosa l’invidia.
In psicologia, con sindrome di Procuste, s’intende il disprezzo che una persona sente per quegli individui che hanno maggiori capacità talento. Non si tratta solamente di und sensazione negativa ma spesso si traduce anche in vere e proprie azioni che hanno l’obiettivo di sminuire se non addirittura di sabotare l’altro. Chi soffre di questa sindrome è solitamente frustrato e mette in atto una competitività di tipo negativo che tende ad ostacolare l’altra persona per sentirsi meglio.
Possiamo definire la sindrome di Procuste la malattia degli “invidiosi”
Come scaraventati da una forza oscura entrano in scena Cittami e Pistòl i due eroi della nostra storia. A causa del maldestro agire di Pistòl si ritrovano, loro malgrado, a viaggiare nel tempo ed arrivare fino a noi dal lontano 1700. Come reagiranno i nostri ingenui e inconsapevoli antenati nel vedere il mondo così cambiato?
“Brutta cosa l’invidia”